Sono ancora aperte le domande a favore di autonomi e i professionisti che intendono richiedere il bonus 200 euro. In questo articolo ti parleremo delle regole e dei requisiti da rispettare.
Bonus Partiva Iva: cos’è?
E’ un sostegno economico a favore dei lavoratori italiani, dei pensionati e dei disoccupati.
Mentre i lavoratori dipendenti, i pensionati e i disoccupati che percepiscono il reddito di cittadinanza, si sono visti accreditare automaticamente i 200 euro in busta paga o nella pensione negli scorsi mesi, le Partite IVA e i lavoratori autonomi sono ancora in attesa di ricevere il contributo.
Requisiti
Il 30 novembre scade il termine per i lavoratori autonomi iscritti all’Inps e i professionisti di richiesta alle rispettive casse previdenziali di appartenenza per ricevere il bonus 200 euro. I requisiti per ottenere l’aiuto una tantum previsto dal decreto Aiuti sono:
- Tetto dei 35mila euro;
- Risultare iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps o di altri enti previdenziali alla data del 18 maggio.
- La Partita IVA deve inoltre risultare attiva con attività lavorativa avviata entro la stessa data. Non tutti sono tenuti a rispettare questo requisito. Per avere informazioni legali, amministrative ed economiche relative a un’impresa, ricordiamo che basta richiedere una Visura Camerale.
- Per ricevere il bonus 200 euro è poi necessario aver effettuato, sempre entro il 18 maggio, almeno un versamento – totale o parziale – per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità una tantum, con competenza a decorrere dall’anno 2020.
Bonus partiva Iva: come richiederlo
La domanda deve essere presentata dal diretto interessato. La procedura da seguire dipende dall’appartenenza o meno a una particolare cassa di previdenza. Coloro i quali sono iscritti, invece, a una delle Gestioni INPS, potranno inoltrare la richiesta direttamente sul sito dell’INPS. La procedura per la presentazione della domanda è molto semplice. Occorre, infatti, seguire i passaggi guidati, compilare i campi mancanti richiesti, e controllare quelli precompilati, e dare infine conferma.
Nello stesso iter è possibile richiedere anche l’integrazione pari a 150 euro (importo totale spettante pari a 350 euro). Contributo per coloro i quali nel corso del 2021 hanno avuto un reddito inferiore a 20.000 euro.
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