Bonus baby sitter: nuovi requisiti richiesti per poter fare domanda.
Con il Decreto Legge n.30 del 13 marzo 2021 i precedenti bonus per i servizi di baby sitting hanno subito degli aggiornamenti. Tali modifiche riguardano i requisiti richiesti per accedere alla misura.
A cambiare sono, cioè, gli importi e le categorie di lavoratori che possono usufruire dell’agevolazione.
La domanda può essere presentata fino al 30 giugno 2021. Il bonus non può essere richiesto se uno dei due genitori percepisce già altre tipologie di tutele ( nei casi di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa). Inoltre, il bonus non spetta alle famiglie in cui, uno dei due genitori, svolge il proprio lavoro in smart working.
I REQUISITI
Il Bonus si può richiedere per i figli conviventi con età inferiore ai 14 anni nei casi di:
- Infezione da Covid-19;
- Quarantena disposta dall’ASL a seguito di contatto con soggetti positivi;
- Sospensione della didattica in presenza.
Per accertare la convivenza di determinati soggetti presso una stessa residenza è necessario fare richiesta di certificato di STATO DI FAMIGLIA.
CHI PUO' PRESENTARE DOMANDA?
Possono presentare domanda per il Bonus Baby Sitter:
- I lavoratori iscritti alla gestione separata Inps;
- Lavoratori autonomi non iscritti all’Inps. In questo caso, però, le casse previdenziali di riferimento devono inviare comunicazione all’Inps del numero dei beneficiari della misura;
- Personale del comparto di sicurezza e di difesa e soccorso pubblico impiegato a far fronte all’emergenza Covid – 19;
- Il personale dipendente dal settore sanitario, pubblico e privato accreditato: medici, infermieri, tecnici di laboratorio biomedico e di radiologia medica, nonchè operatori socio-sanitari. Inoltre, sono compresi i medici di base e i pediatri di libera scelta anche se privi di un contratto di lavoro subordinato.
DOMANDA E IMPORTI
E’ possibile presentare domanda:
- Sul portale Inps, collegandosi al servizio online Bonus Babysitting. Si può accedere al servizio per presentare domanda, tramite SPID, carta d’identità elettronica, pin rilasciato dall’istituto o Carta nazionale dei servizi;
- Tramite gli enti di Patronato, che mettono a disposizione del cittadino un servizio gratuito.
L’importo riconosciuto può arrivare fino a 100 euro a settimana. In alternativa, può essere erogato direttamente al richiedente per l’iscrizione dei figli a centri estivi, servizi integrativi per l’infanzia, servizi socio-educativi territoriali, centri educativi e ricreativi.